Le api che hanno prodotto questo miele, sono api che non sono mai state sottoposte ad alcun tipo di trattamento né chimico né farmaceutico, in modo da garantire una eccellente qualità del miele. Lo scopo che sostiene l’allevamento di queste api è di salvaguardare in primo luogo l’ape stessa, l’ambiente in cui viviamo, la salute dei consumatori e degli apicoltori. Il principio su cui si basa questa modalità di allevamento è che le api sono in grado, come hanno sempre fatto da 20 milioni di anni a questa parte, di far fronte da sole alle loro patologie. Il compito dell’apicoltore è quello di assecondare questa spiccata capacità. E’ un metodo di allevamento e di produzione del miele che va oltre il biologico pur rispettandone il protocollo.
Le nostre apine nascono da cellette che misurano 4,9mm (diametro della circonferenza inscritta nella celletta), dimensione questa, da sempre utilizzata dalle api prima dell’avvento della cosiddetta “Apicoltura razionale”, che ha portato le api ad assumere dimensioni sempre più grandi (con cellette da 5,5mm e oltre), con la falsa idea che selezionando api più grandi si arrivasse ad una produzione maggiore di miele. Questo fatto ha invece causato una vasta serie di problematiche igienico sanitarie alle api che solo l’intervento dell’apicoltore può far fronte utilizzando un’ampia gamma di prodotti chimico farmaceutici.Per contro, noi di Apicoltura 4.9, garantendo alle api di vivere in un ambiente il più possibile simile a quello che avrebbero in natura, abbiamo dato alle api la possibilità di ritrovare quelle capacità che da sempre avevano di difendersi da sole dalle varie patologie.Tutto questo fa sì che il miele in primis e tutti gli altri prodotti dell’alveare, quali propoli, polline e cera siano al meglio per salubrità, qualità e gusto.